Licio Gelli, gran maestro della loggia massonica "Propaganda 2", il massimo esempio di massoneria deviata in Italia (Ansa)
Licio Gelli, gran maestro della loggia massonica "Propaganda 2", il massimo esempio di massoneria deviata in Italia (Ansa)

Nelle logge flirtano mafiosi e massoni

Dopo lo scandalo della P2, le consorterie sono considerate un luogo riservato di incontro e scambio di favori, utile anche alle mafie. Attenzione però alle definizioni

Anna Sergi

Anna SergiProfessoressa in Criminologia, University of Essex (Uk)

Alberto Vannucci

Alberto VannucciProfessore di Scienza politica, Università di Pisa

28 febbraio 2023

Il tema è tornato in auge con l’arresto di Matteo Messina Denaro. Tra mafiosi e certi massoni sono esistite delle complicità. Ad esempio, il medico del boss, Alfonso Tumbarello, era un iscritto alla loggia Valle di Cusa – Giovanni Di Gangi del Grande oriente d’Italia, la principale organizzazione massonica italiana, da cui è stato subito sospeso. E a Trapani, i contatti tra questi due mondi risalgono a parecchi decenni fa.

Affiliazioni segrete, simbologie e rituali misteriosi, vincoli inscindibili di fratellanza sono alcune affinità tra l’appartenenza mafiosa e quella massonica, frutto di un’imitazione consapevole o forse di un adattamento alle necessità. Se a questi fattori si sommano le consistenti evidenze giudiziarie di intrecci e connubi tra entità massoniche e organizzazioni mafiose, ecco che in Italia nel discorso pubblico e nell’immaginario collettivo finisce per affiorare una sorta di Idra – invincibile mostro marino dalle tante teste, che ricrescono una volta tagliate – dal nome di massomafia.

Massomafie. Cosa c'è di vero?

Un’entità invisibile e perciò, si presume, potentissima, frutto dell’ibridazione di frange criminali della classe dirigente con l’élite mafiosa, all’interno di una nuova struttura di comando incardinata nella massoneria deviata. È certo il coinvolgimento di segmenti dell’élite politico-istituzionale, imprenditoriale e professionale in un’estesa gamma di attività criminali; sono comprovati i suoi legami con i clan mafiosi, così come l’occasionale impiego di strutture massoniche o para-massoniche (a volte solo pseudo-massoniche), quale luogo di incontro e camera di compensazione dei corrispondenti comitati d’affari. Si tratta però di relazioni tra soggetti – individui e organizzazioni – che mantengono identità, logiche d’azione, obiettivi, strategie distinte e non sovrapponibili, per quanto convergenti in negoziazioni, scambi occulti, alleanze trasversali.

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