Estrattivismo è un termine che evoca, immagini di miniere e giacimenti colmi di risorse preziose, dall’oro al petrolio, dal coltan ai diamanti. In effetti, l’origine del concetto è proprio questa. Oggi però il suo uso si è fatto più esteso, fino a ricomprendere tutte quelle forme di sfruttamento che, nel nome del progresso e della crescita economica, l’uomo realizza ai danni del pianeta. Estrattivismo, quindi, è ogni azione, strategia e volontà politica secondo cui le risorse di un’area vengono predate a favore di altri paesi, senza curarsi dei danni provocati all’ambiente e ai popoli. Un male estremo della globalizzazione, una moderna e malcelata forma di colonizzazione.
Allargando ancora lo sguardo, l’estrattivismo può essere considerato come il paradigma di un rapporto tra l’uomo e la terra in cui il primo che si sente sovrano assoluto della seconda. Da questo punto di vista, sono frutto di una mentalità estrattivista anche gli allevamenti intensivi che consumano suolo e acqua o le grandi opere pubbliche realizzate a danno della natura.