Foto di Damian Patkowski/Unsplash
Foto di Damian Patkowski/Unsplash

Le regine africane che decisero di non fare più alcuna guerra

Nel 1800 il sovrano del regno dei Lovedu, in Sudafrica, trasferì il suo potere alla figlia. Da allora il regno non fece più alcuna guerra, premiando la solidarietà al posto della forza

Francesco Remotti

Francesco RemottiProfessore emerito di Antropologia culturale dell'Università di Torino

29 febbraio 2024

Sembra di raccontare una favola e invece è storia. Una storia bella (come ogni tanto può succedere), edificante e istruttiva. Dobbiamo spostarci all’anno 1800, in una zona del Sudafrica che veniva chiamata Transvaal, ora situata nella provincia del Limpopo, dove tuttora esiste il regno dei Lovedu – una popolazione di coltivatori di lingua bantu – un tempo retto da una dinastia maschile. Nel 1800 il sovrano di allora, sfiancato da litigiosità e conflitti interni, così come da guerre esterne, ebbe un sogno nel quale apparve la luminosa idea di trasferire il potere a sua figlia e così inaugurare una dinastia femminile. Tradusse il sogno in realtà e fu una vera rivoluzione: da quel momento il regno dei Lovedu, governato da regine, decise di non fare più alcuna guerra. 

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