Flussi migratori

Migranti arrivati nella piazza della stazione di Trieste

Non esistono "falsi profughi"

L'etichetta "migranti economici" ignora la complessità dei motivi che spingono a lasciare il proprio Paese, nasconde una visione del mondo razzista e un'ipocrisia: senza lavoratori stranieri, il nostro sistema produttivo collasserebbe

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoRedattrice lavialibera

Badoo Fukura, 28, stands at the bottom of a basin that used to be the community watering hole. It served about 30 different families here, near the small town of Aje, south of the capital Addis Ababa (Photo USAid - Flickr)

The triple injustice against the Global South

"To guarantee the right to a clean, healthy and sustainable environment as a human right, ecocide must be recognized as a crime against peace under international law. This would also be the most effective push-back policy to curb the alleged influx …

Peter Emorinken-Donatus

Peter Emorinken-DonatusGiornalista

Etiopia. Badoo Fukura, 28 anni, si trova con la figlia sul fondo dell'abbeveratoio che serviva oltre 30 famiglie , ormai asciutto (Foto USAid - Flickr)

Tre ingiustizie contro il Sud del mondo

Ecocidi, crisi climatica e politiche d'asilo basate sulla razza. Riconoscere i crimini ambientali come reato contro l'umanità fermerebbe devastazioni e flussi migratori, permettendo agli africani di restare a casa loro, se lo desiderano

Peter Emorinken-Donatus

Peter Emorinken-DonatusGiornalista

 Bangladesh, 2019. Nurun Nahar vive in un luogo remoto di Islampur, Jamalpur. La recente inondazione ha distrutto la sua casa (Mohammad Rakibul Hasan/UN Women - CC BY-NC-ND 2.0)

Zero tutele per chi scappa dagli ecocidi

Un catalogo di calamità naturali provoca la fuga di molti cittadini dal Bangladesh, ma pochi ottengono la protezione internazionale. La giustizia italiana fatica a riconoscere lo status di eco-profughi

Andrea Giambartolomei

Andrea GiambartolomeiRedattore lavialibera

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